L
 

LACRIMAZIONE.
Se presente alla nascita è dovuta all’ostruzione del canale nasolacrimale (unisce l’occhio al naso). Fino a 3 mesi è sufficiente pulire l’occhio con un batuffolo di cotone fatto bollire in acqua e naturalmente raffreddare. Inoltre eseguire dei massaggi alla radice del naso con un movimento dal basso in alto e dall’esterno all’interno.

LANG, stereotest
 (vedi Stereotest di Lang)

LARINGOSPASMO
definito anche laringite spasmodica acuta,o croup. È provocata dai virus, soprattutto i parainfluenzali(i tipi 1 e 2).  . Si presenta soprattutto di notte. Il primo episodio si verifica nei bambini di età compresa fra i 6 mesi e i 3 anni. Dopo un primo episodio se ne può verificare un secondo entro l’età di 5 anni. Questo fenomeno si spiega con il volume ridotto delle vie respiratorie. Aumentando con la crescita non si ha più la facilità di ostruzione. Il bambino può presentare anche tosse secca, metallica, di tipo “abbaiante” e alterazione della voce, dopo inizia a respirare male, soprattutto nella fase di inspirazione (cioè di introduzione dell’aria). Il disturbo dura alcune ore, in genere all’alba è tutto risolto, anche se si può ripresentare un nuovo episodio la notte o le notti successive. La cosa più importante è far respirare al bambino aria umida e la si può ottenere portandolo nel bagno aprendo tutti i rubinetti dell’acqua calda. Utile anche, soprattutto nell’attesa che si formi il vapore nel bagno, lo si potrà portare all’aria aperta, per esempio in terrazza o davanti a una finestra aperta. Se non si nota subito un netto miglioramento si dovrà eseguire un aerosol con corticosteroidi (vedi aerosol). Se non è possibile si deve ricorrere alla via intramuscolare. Gli antibiotici sono inutili.

LASERTERAPIA.
Il laser a eccimeri, all’inizio è stato impegnato dagli oculisti per il trattamento della miopia. Più recentemente viene usato per la cura di due malattie della pelle la psoriasi (determina sulla pelle placche rosa o rosse ricoperte da scaglie biancastre) e nella vitiligine (zone di pelle più chiare rispetto al resto del corpo). Fino a ora si era impiegata la fototerapia che usava raggi ultravioletti. Oggi si preferisce usare il laser perché emette raggi con un’energia 150 volte superiore alla fototerapia, per questo è possibile completare il ciclo completo di cura con poche sedute, mentre la fototerapia ne richiedeva molte. La laserterapia è praticata non solo nelle strutture private, ma anche in quelle pubbliche.

LASSATIVI.
Vanno usati con cautela perché possono determinare dipendenza: l’intestino si abitua a contrarsi per far scorrere le feci e per evacuare (espellerle), solo se c’è l’aiuto esterno, del farmaco: quando manca, cioè non si assumono i lassativi, l’intestino si contrae in modo insufficiente, le feci ristagnano, perdono liquidi, diventano sempre più dure e compatte e così risulta sempre più difficile espellerle, innestandosi un circolo vizioso. Possono fare evacuare qualche volta, ma, alla lunga, favoriscono e fanno aumentare la stipsi.
Ci si deve pertanto tenere alla larga dai lassativi in generale, perché possono determinare dipendenza: l’intestino si abitua a “muoversi”, cioè a far scorrere le feci e ad espellerle, (ad evacuare), solo se c’è un aiuto esterno, che è la “spinta” data proprio dal farmaco: quando manca, cioè non si assumono i lassativi, l’intestino “fa il pigro”, le feci ristagnano, perdono liquidi, diventano sempre più dure e compatte e così risulta sempre più difficile espellerle, innestandosi un circolo vizioso. L’uso di lassativi e perciò un’arma a doppio taglio: possono fare evacuare qualche volta, ma, alla lunga, favoriscono e fanno aumentare la stipsi: ecco perché, ormai da anni, si consigliava di usarli saltuariamente, cioè solo qualche volta, quando era necessario “sbloccare” la situazione.
In tutti gli altri casi la prevenzione e la cura della stipsi si basano sull’assunzione delle fibre alimentari, che, richiamando acqua, rendono le feci più molli e che, perciò, scorrono con maggior facilità nell’intestino e vengono espulse senza difficoltà. Le fibre alimentari si trovano nella verdura cotta e cruda (va benissimo il passato di verdura che piace perfino ai bambini), e particolarmente raccomandato è il cavolfiore; legumi (i fagioli contengono più fibre dei ceci); naturalmente la frutta, che come la verdura andrebbe assunta regolarmente due volte il giorno, a pranzo e a cena; il pane dovrebbe essere scelto quello integrale e la pasta condita con l’olio extravergine di oliva, da preferire sempre, perché è il miglior condimento, infatti i grassi animali sono da evitare. Come si vede, è la “buona dieta mediterranea”.
Si evita il cancro
Parlando proprio di cancro c’è un altro elemento di superiorità della fibra alimentare, rispetto ai lassativi, perché, fra i vari effetti protettivi sulla salute, c’è anche quello di prevenire molte malattie dell’apparato digerente, dalla carie dentale, ai diverticoli e le emorroidi, e, perfino, il cancro del colon-retto.


Fenolftaleina
Alcuni effetti sfavorevoli dovuti alla fenolftaleina, per cui se ne sconsiglia l’uso continuativo:
   dolori addominali e diarrea. Per questo nei

   neonati e nei bambini di meno di un anno se ne sconsigliava l’uso.
   Le urine e le feci possono assumere una colorazione dal rosa al rosso dopo aver assunto la fenolftaleina: se non si riferisce al medico di aver assunto tale farmaco, si può sospettare la presenza di una malattia dei reni e “prendersi una grande paura”.

Il  consiglio è di usarli saltuariamente, quando sia necessario “sbloccare” la situazione.

LATTANTE.
È definito così il bambino di meno di un anno.

LATTE.
Il latte liquido o in polvere sono simili e i genitori possono sceglierne liberamente l’uno o l’altro tipo. Il latte artificiale che avanza dopo una poppata può essere conservato in frigorifero per 24 ore, ma nelle volte successive andrà scaldato e mai fatto bollire. Il latte adattato va usato da 1 a 4 mesi. Il latte di proseguimento da 4 a 6 mesi dopo si userà il latte intero diluito con un terzo di acqua o caffè d’orso o tè. Il latte che si acquista sigillato non deve essere bollito.
Ecco le differenze fra i vari tipi di latte

 

Latte di donna

Latte adattato *
( è quello che, accanto al nome commerciale ha il numero 1)

Latte di seguito *
(è quello che, accanto al nome commerciale ha il numero 2 o 3 o plus)

Latte vaccino
( è quello che, accanto al nome commerciale ha il numero 2)

Valore calorico (kcal/100 ml)

70

64-72

60-85

67

Proteine (g/100 ml)

1,1

1,2-1,9

2,0-3,7

3,3

Rapporto
Caseina/sieroproteine

0,75

<1

4,5

4,5

Lipidi (g/100 ml)

4,2

2,7-4,1

2,0-4,0

3,7

Acidi grassi insaturi (%)

41

>50

-

21

Acido linoleico

7

3-6

-

1

Carboidrati (g/100 ml)

7,1

5,5-8,2

5,7-8,6

4,8

Calcio (mg/100 ml)

7,1

5,5-8,2

5,7-8,6

4,8

Fosforo (mg/100 ml)

14

20-35

>40

92

Ferro (mg/100 ml)

0,05

0,07-0,14

0,7-1,4

0,05

È la composizione ideale secondo le raccomandazioni scientifiche internazionali.

LATTE ADATTATO.
Per i pazienti è più comprensibile se si dice: latte in polvere simile a quello della mamma.

LATTE E LATTICINI.
Gli adolescenti mangiano poco latte e poco formaggio così il calcio è insufficiente e aumenta il rischio di fratture e osteoporosi. Solo il 68,2% dei maschi e il 64% delle femmine, di età compresa fra 12 e 13 anni, mangia regolarmente il latte, e la percentuale si abbassa a proposito del formaggio, usato solo dal 34,1% dei maschi e dal 16% delle femmine.
Il latte e i formaggi sono gli alimenti che contengono più calcio, infatti per introdurne la stessa quantità presente in 200 gr di latte intero (è il contenuto di una tazza) o in 30 gr di groviera o emmenthal si dovrebbe mangiare 2 kg di carne.
Durante l’adolescenza il calcio è ancora più importante perché in questo periodo si ha un rapido aumento della statura ed entro i 18 anni si ha la formazione della massa ossea. Se il calcio è scarso, si rischia di far “costruire” e “ingrandire” uno scheletro poco mineralizzato (cementato) che in età adulta sarà più “fragile” e avrà un’usura precoce, determinando quel fenomeno di invecchiamento delle ossa, che prende il nome di osteoporosi, più frequente nelle donne dopo la menopausa. Purtroppo sono proprio le femmine a mangiare meno latte e formaggio.
I consigli
La conclusione è scontata, ma per ottenere che bambini e adolescenti mangino più latte e formaggi, l’unico sistema è che lo facciano anche i genitori, invece troppo spesso avviene il contrario: i buoni consigli vengono imposti ai figli, mentre gli adulti “mangiano male e in fretta”. In più non si devono imporre mai i cibi scelti dai genitori, perché ritengono che siano i migliori, ma si dovrà cercare di capire i gusti di bambini e adolescenti e scegliere i tipi più graditi.
Ecco alcune regole da seguire:

  • Il latte è l’alimento base della prima colazione, che dovrà essere integrato con i cereali, cioè pane, biscotti, cereali secchi. Spesso i bambini al mattino non fanno colazione perché non c’è tempo sufficiente, per questo bisogna che tutta la famiglia si alzi un po’ prima e, compatibilmente con gli orari di lavoro e di scuola, si mettano a tavola e facciano colazione in modo tranquillo, tenendo il televisore spento e non fumando.
  • Lo yogurt è un cibo molto gradito a bambini e adolescenti, è un’ottima idea per la prima colazione e la merenda: vanno bene anche quelli alla frutta.
  • Il formaggio: è un secondo piatto e lo si dovrebbe mangiare da 2 a 3 volte alla settimana o a pranzo o a cena. Fra i formaggi c’è una notevole diversità di calorie. La ricotta ne contiene la minor quantità (188 kcal in 100 gr, la scamorza 209 kcal e la mozzarella 243 kcal): questi formaggi sono adatti per persone soprappeso. Il parmigiano (374 kcal), la groviera (388 kcal), l’emmenthal (403 kcal) sono fra i più ricchi in calcio e sono da preferire per chi è sottopeso. Comunque, ripetiamo, vanno scelti i tipi graditi ai bambini e agli adolescenti.

 

LATTE VACCINO. 
Per i pazienti è più comprensibile se si dice:      latte della mucca.
Per comprendere l'importanza del latte e dei latticIni nella dieta del bambino basta dire che mezzo litro di latte di mucca contiene 16 grammi di proteine e può coprire da solo la metà del fabbisogno proteico quotidiano di un bambino fino a 3-4 anni, e un terzo di quello da 6 a lo anni.  Il latte fornisce anche una buona quantità di calcio e fosforo. (vedi anche calcio a p. 00).
E' da evitare assolutamente il latte raccolto e venduto dai singoli allevatori, perché il prodotto non offre sufficienti garanzie di controlli, igienicità e sterilità.

LEPTOSPIROSI.
Malattia infettiva che spesso decorre senza sintomi ma può dare febbre fino alla meningite, è trasmessa dai topi.


LIGHT. Non c’è motivo di usare il termine inglese perché in italiano si traduce: leggero.

LEUCEMIA.
La leucemia è la neoplasia più comune del bambino: nel 75% dei casi si tratta della leucemia linfoblastica acuta, è la “neoplasia dei globuli bianchi” ed è più frequente fra i 3 e i 5 anni. È dovuta alla riproduzione incontrollata di linfociti (sono un tipo di globuli bianchi) “anormali”, che alla fine sono così numerosi che occupano anche gli spazi indispensabili per le altre componenti dell’organismo.
In Italia si hanno circa 400 nuovi casi all’anno di leucemia, ma oggi ci sono anche circa 6000 persone che hanno presentato da piccoli tale malattia e sono guarite, alcune hanno più di 40 anni e che hanno già figli grandi sani. Infatti oggi sopravvive il 75% dei bambini che hanno presentato la leucemia.
Il successo è avvenuto perché si è conosciuto meglio il meccanismo biologico attraverso cui si formano le leucemie e queste conoscenze hanno permesso di utilizzare meglio e associare fra loro i farmaci, che, peraltro, si conoscevano già dagli anni ’60.

LINFATICI. 
Vedi  linfatismo.

LINFATISMO. 
In passato indicava  il bambino con “ghiandole” (sono linfonodi)  ingrossate.  V edere i figli con le “ghiandole” (sono linfonodi)  ingrossate sono uno spettro per i genitori perché temono che siano l’espressione di una malattia grave in pratica di un tumore,ma nella quasi totalità di casi l’ingrossamento delle “ghiandole” è una situazione da trascurare e che non esprime una malattia. Al contrario è frequente, quasi inevitabile, che le “ghiandole” si ingrossino nei bambini. Scientificamente si chiamano “linfonodi”. Per capirne la funzione dobbiamo immaginarli nell’ambito di una battaglia e dei vari sistemi di difesa o di attacco. I linfonodi sono un baluardo della difesa dell’organismo, sono piccole fortezze o se si vuole essere più moderni, posti di blocco. È chiaro che quando i”nemici” sono pochi o il rischio è minimo ci saranno piccole fortezze o piccoli posti di blocco che invece dovranno essere rafforzati in caso di attacchi frequenti o da parte di eserciti potenti. Il bambino, soprattutto nei primi tre anni di vita si ammala spesso, sicuramente in numero maggiore rispetto alle età successive. Ogni volta che si ha un’infezione, talvolta senza sintomi oppure che determini tosse, raffreddore, diarrea, febbre, è necessario far arrivare “tanti soldati” (i globuli bianchi) sul luogo della battaglia, che si fermeranno proprio nei linfonodi (le “ghiandoline”) che dovranno aumentare di volume cioè ingrossarsi. È chiaro che più sono le infezioni più devono accorrere ripetutamente i globuli bianchi più aumenteranno di volume le sedi dove sono ospitati, cioè i linfonodi. Ecco perché è inevitabile e normale trovarli aumentati di volume.
I “linfatici” di ieri.
È così comune vedere bambini, soprattutto se piccoli, con i linfonodi ingrossati che un tempo si erano classificati anche con il termine di “linfatismo”era considerato una situazione patologica (a differenza di oggi che si è scoperto non esserlo) dovuta, si pensava, alla mancanza di iodio, di calcio…. Esistevano fialette che contenevano tali minerali e si consigliava il mare. Poi si è scoperto che, come abbiamo spiegato, è normale che i linfonodi risultino ingrossati e così il termine “linfatismo” è entrato a far parte della storia della medicina, ma oggi non viene più usato.
Indubbiamente il termine “linfatismo” era più rassicurante per i genitori perché dava una spiegazione “benigna” di questo ingrossamento dei linfonodi che osservavano gli stessi genitori. Oggi è più difficile dare una spiegazione perché anche se il pediatra illustra il meccanismo della difesa immunitaria per cui i linfonodi è giusto che ingrossino per difendere l’organismo, ai genitori resta pur sempre una situazione di dubbio. Si sentono anche impotenti perché in definitiva non devono eseguire ai propri figli nessuna cura né somministrare farmaci né eseguire esami o altri accertamenti.

LINFOCITA.
Per i pazienti è più comprensibile se si dice: globulo bianco.

LINFONODI.
Per i pazienti è più comprensibile se si dice: “ghiandole”.

LINGUA. 

L’osservazione del colore,del’aspetto permettono un primo orientamento da parte dei genitori. Ecco una guida per una prima osservazione e  valutazione..

  • Lingua bianca giallastra. È La lingua è umida e ricoperta da una patina biancastra è determinato da un ingrossamento delle papille filiformi, che perciò possono trattenere la saliva e le altre secrezioni della bocca e dare così l’aspetto biancastro.  la situazione più frequente. Le papille filiformi che ricoprono tutta la superficie della lingua “invecchiano” perché si rallenta il normale ricambio, perciò c’è un ritardo nella sostituzione delle papille giovani. Per questo si allungheranno e potranno trattenere residui di cibo che, uniti a cellule e secrezioni, anch’esse trattenute con facilità favoriranno la riproduzione di microrganismi. Il cibo fermo sulla lingua diverrà putrefatto e, favorito anche dall’azione dei batteri determinerà alito maleodorante.: Questo aspetto della lingua lo si ritiene erroneamente legato a disturbi della digestione. La causa è diversa. La lingua si ricopre di quella tipica patina bianca-giallastra quando si altera il normale equilibrio dei batteri presenti, in condizioni normali, all’interno della bocca. La lingua può assumere un simile aspetto  quando c’è la febbre (perciò in conseguenza di innumerevoli malattie) o quando vengono presi a lungo gli antibiotici o quando c’è una cattiva igiene orale, innanzitutto quando non vengono lavati con regolarità i denti.

Che cosa fare: Rimuovere le cause. Perciò attendere che la febbre e la malattia che l’ha determinata passi e verificare che i denti vengano lavati sempre dopo i pasti. Non è necessario effettuare alcun cambiamento alla alimentazione abituale.

  • Chiazze rosse: è la lingua a carta geografica. Si vedono sulla lingua macchie rosse che assumono una colorazione ancora più intensa se si confrontano con la mucosa circostante. Il contorno di queste aree è formato da margini sottili, leggermente rilevati e di colore che varia dal bianco al giallastro. È frequente che nella lingua ci siano più di una di queste aree rosse, e combinandosi fra loro in vario modo fanno assumere alla lingua un aspetto simile a quello di una carta geografica. Questa alterazione può durare anche alcune settimane, durante le quali può interessare anche nuove parti della lingua, mentre le zone che si vedevano arrossate, nel frattempo essere guarite e riaver assunto il normale aspetto. Questo particolare tipo di alterazione della lingua viene anche definito “eritema migrante” perché questi cambiamenti di aspetto e di colore potrebbero trarre in inganno facendo ritenere che fosse l’arrossamento a spostarsi.

È una situazione piuttosto frequente. :la causa  è sconosciuta,ma è un fenomeno normale legato al normale cambiamento  cellulare.   La lingua a carta geografica si presenta con desquamazione (distruzione) delle papille filiformi che “staccatesi” completamente hanno scoperto la superficie sottostante che è rossa, liscia e levigata. L’aspetto esteriore della lingua si modifica in continuazione, infatti le parti più “rosse” man mano che le papille filiformi si rigenerano (avviene nell’arco di pochi giorni) riprenderanno l’aspetto normale, mentre altre parti, precedentemente indenni della lingua si desquameranno, divenendo a loro volta rosse.
Questo processo può andare avanti anche per alcune settimane, poi la lingua può riprendere l’aspetto normale.
Che cosa fare: Nulla. Per la diagnosi basta guardare la lingua e non si deve fare nessuna cura perché la situazione guarisce da sola. Anche in questo caso on è necessario effettuare alcun cambiamento alla alimentazione abituale
È una situazione piuttosto frequente nei bambini, infatti si verifica quando c’è una malattia dovuta a virus o batteri, soprattutto raffreddore o ipertrofia delle adenoidi quando il bambino respira con la bocca.
Il dorso ma non i lati è ricoperto da macchie di colore rosso brillante con bordi bianchi e irregolari, che spiccano rispetto alla restante parte della lingua. Hanno dimensioni variabili e possono essere isolate o confluire fra loro.

  • La lingua scrotale

La lingua scrotale presenta solchi e fessure profonde: è una malformazione della lingua, che però non crea nessun problema. È una situazione poco frequente.

  • La lingua nigra

La lingua nigra presenta nel centro una macchia nera o marrone: è dovuta all’accumulo di detriti di alimenti che avviene quando le papille filiformi della lingua sono molto allungate. È una situazione rara.
Che cosa fare: Nulla: sono tutte situazioni innocue che scompaiono spontaneamente. Utile l’igiene orale (della bocca).

  • Lingua plicata. La lingua presenta fin dalla nascita dei solchi più o meno profondi e di varia disposizione sul dorso della lingua.

Che cosa fare: Non hanno nessun significato patologico e non si deve fare nulla, anche se non scompariranno con la crescita. L’unica cosa è di raccomandare un’igiene orale ancora più assidua per evitare che il pasto, che vi penetra all’interno non possa determinare forme di infezione o putrefazione.

  • “Bollicine” (afte volgari). Hanno un aspetto simile a  “bollicine”,  svuotate del liquido, di forma ovale e di diametro inferiore a 1 cm. ,ma sono vere erosioni della mucosa della lingua. Sono ricoperte da una membrana bianco-giallastra e circondate da un alone rosso. Sono singole, mai raggruppate (al massimo se ne possono vedere 2 o 3, comunque mai più di 6), si localizzano in genere all’angolo della bocca o ai frenuli (sono i “filetti” che uniscono il labbro alla gengiva) sia nella parte superiore che inferiore dell’arcata dentaria. Possono comparire da 2 a 4 volte l’anno.

Che cosa fare: Nulla perché guariscono da sole in una settimana.

  • “Fiocchi” biancastri. Se si nota che asportandole resta alla base una superficie scavata e arrossata potrebbe trattarsi di “mughetto” cioè un’infezione provocata dal fungo Candida albicans.  

Che cosa fare. Far visitare il bambino dal medico. Per la cura è necessario spalmare  un farmaco antimicotico ,all’interno della boca ,per 5 giorni. 

    • Afte. Sono piccole ulcere, cioè “bollicine” prive del contenuto liquido, perciò cave al centro. All’inizio il bambino ha bruciore all’interno della bocca, ma non ci sono lesioni, poi si ha un arrossamento delle gengive e in circa 24 ore si formano le ulcere, di aspetto rotondeggiante, di diametro inferiore a mezzo centimetro, dolorose, vuote al centro con il fondo giallastro e i bordi arrossati.

Che cosa fare. Far visitare il bambino dal medico.  In genere si ha guarigione in circa una settimana senza dover assumere farmaci. Se il  dolore alla bocca è fastidioso si può ricorrere al paracetamolo assunto per bocca o un collutorio  analgesico applicato in bocca.

  •  Bollicine alla bocca-mani-piedi. È dovuta al virus Coxsackie. All’inizio si vedono delle “bollicine” all’interno della bocca e sulla lingua, se poi si scoprono anche al palmo delle mani o alla pianta dei piedi, la diagnosi è confermata. Tutte le “bollicine” hanno un diametro che varia da 3 a 8 millimetri.

Che cosa fare. Non si deve assumere nessun farmaco, ma anche in                                   questo caso si dovrà consultare il medico

LINGUAGGIO, ritardo di. 

Da ricordare
Se un bambino ha un ritardo di linguaggio rispetto ai coetanei deve essere sottoposto a una visita dall’otorino perché potrebbe avere un deficit uditivo. Però ci si deve ricordare che un bambino normale può iniziare a parlare anche all’età di 2 anni.
Come prevenzione però verso gli 8 mesi di età si deve controllare l’udito a tutti i lattanti eseguendo il BOEL test (vedi).
L’esame consiste nel valutare i riflessi del bambino sono varie stimolazioni acustiche eseguite mediante campanellini in argento.

LIVEDO.
 (vedi Freddo)

LOOK .
Non c’è motivo di usare il termine inglese perché in italiano si traduce: aspetto.

LOTION.
Non c’è motivo di usare il termine inglese perché in italiano si traduce: lozione.

 
 
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